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La debole morale del legalitario.

Il mio disprezzo per i legalitari continua a crescere di giorno in giorno.
Che cos'è un legalitario?
Un legalitario è chi dice "le regole sono regole" o "la legge è legge" e asseconda il sistema in cui si trova, delegando la propria morale ad altri.
Insomma, qualcuno per cui nulla fatto dallo stato o dallo status quo è sbagliato.
Ho dei seri problemi con questa idea. E' mia opinione che legge e giustizia non coincidano necessariamente e che se la legge, lo stato, la polizia sbagliano allora l'individuo deve indignarsi.
E non parlo di odiare le mele marce, parlo di odiare i sistemi marci.
Ma oggi non mi concentro su questo aspetto, sullo scontro ideologico.
La cosa che odio di molti, quasi tutti i legalitari autoproclamati è che sono un branco di ipocriti.
Non condannano davvero le azioni. Non condannano il violare le leggi.
Sono selettivi e viscidi.
Quanto spesso sentiamo parlare dei ladri con odio? Gli taglierebbero le mani, non si ruba.
Politici corrotti? Da impiccare.
Ricconi schifosi che non pagano le tasse? Al muro.
E poi, nella loro vita pidocchiosa di tutti i giorni, che fanno?
Fanno le cose in nero. Barano. Usano le raccomandazioni per andare avanti a qualcun'altro.
Ma non sono ancora arrivato al punto.
Prendiamo i fatti recenti di cronaca.
Prima, una ragazza muore e viene fatta a pezzi. Non si sa ancora esattamente se il responsabile dell'omicidio sia lo stesso che ha fatto a pezzi il corpo.
In ogni caso c'è indignazione. Giustamente.
E' una cosa mostruosa e bisogna essere dei bastardi per uccidere e/o fare a pezzi qualcuno.
Poi, un altro bastardo tenta una strage, sparando a gente a caso perché avevano la colpa di essere africani come chi ha fatto a pezzi la ragazza.
E cosa vediamo in questi giorni?
Vediamo gente che giustifica il gesto, che lo difende, che lo loda.
Andiamo dal "beh, però non ha tutti i torti..." a "ONORE A LUCA TRAINI" appeso a Ponte Milvio.
Gente che giustifica un gesto palesemente illegale (per non dire immorale e orribile, ma seguiamo la loro logica legalitaria) perché "la gente è stufa" e altre boiate simili.
Insomma, non sono legalitari. Forse non esistono i veri legalitari.
Non odiano ciò che è contro la legge.
Odiano le persone e i crimini che vanno a discapito loro o dei loro.
Odiano i ladri perché potrebbero rubare A LORO.
Odiano i politici perché usano i soldi LORO.
Ma se uno spara su degli africani (che, ripeto, non erano quelli dell'omicidio), a loro non importa.
Non sono toccati.
Viene fuori che non condannano o odiano le azioni in quanto tali.
Discriminano e fanno eccezioni.
Fanno due pesi e due misure.
Neanche rispettano la loro morale pusillanime di merda.
Ora non dico che ogni singola persona che difende quella testa di cazzo dicesse cose legalitarie come quelle che ho citato sopra.
O che ogni legalitario autoproclamato poi giustifichi la tentata strage.
Ma è una parte spaventosamente rilevante di loro.
Sono sentimenti diffusi, popolari.
Questa indignazione selettiva.
E ho anche degli esempi specifici in mente, se è per questo.
Insomma, abbiamo legalitari che poi osannano i vigilanti che tentano stragi e gli darebbero carta bianca.
Abbiamo tante persone che prenderebbero il numeretto per partecipare ad un linciaggio.
Un linciaggio di innocenti, aggiungerei.
E allora il legalitario fa anche più schifo di quanto pensassi.
Perché se è coerente, è un cretino e un mostro.
Se è incoerente, idem.

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