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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Alfabeto intollerante

Questo è un alfabeto che contiene intolleranza Scritto da un incazzoso, solo in una stanza Ci sono tante cose che mi stanno sui coglioni Ora le elenchiamo e facciamo tutti i nomi Perché non tollero la stupidità Non tollero gli atteggiamenti irrazionali Non tollero chi potrebbe ma non sa E non tollero che siano visti come normali Mi soffermo sull'Italia perché è il mio presente E so che una strofa a testa è uno spazio limitante Ma questo è uno sfogo e vi darà l'idea E per sempre, di esistere, l'Italia sarà rea Quindi cominciamo con questa lista dell'offesa Che parla ad una coscienza che si è da tempo arresa Festeggiamo la morte di questo paese E la morte dell'io che vuole essere cortese A star per anti-vaccinari, ce ne sono a stuole Che prosperano sul web e infetterebbero le scuole Non sanno di che parlano, ma hanno opinioni forti Dubitano delle scienza ma senza sarebbero già morti B sta per borghesucci, l'Italia ne è il dominio Fissati con le apparenze, privile

Comfort

We live giving advice that we don't really follow While most of our words leave both parties hollow We talk and we argue, we shout and we explain But sometimes only silent embraces can really heal pain

Il benaltrismo.

Quanto mi fa schifo il benaltrismo. Quanto mi ha stufato. Che cos'è il benaltrismo? Beh, "benaltrismo" è un neologismo. Un termine che, purtroppo, serviva a questo paese. Per questo è stato coniato. Si riferisce ad uno squallido trucchetto retorico che va per la maggiore, ultimamente. Qualcuno difende una qualche causa? O critica qualcosa? Non serve affrontare la questione. Non serve spiegare meriti o difetti delle cause citate. O difendere la cosa criticata con argomentazioni ben strutturate. Bastano queste semplici paroline: "I problemi sono ben altri, ci sono questioni più gravi." Basta insinuare che quelle di cui si parla non sono cose importanti. Che non sono critiche legittime o battaglie degne di attenzione. Basta delegittimare l'argomento. Che parli a fare dello ius soli, quando ci sono le madri che non arrivano a fine mese? Che parli a fare di omosessuali, quando ci stanno i terremotati nelle tende? Che investiamo a fare nelle scienze, quando mancan

Non si può dire "de gustibus" sulle questioni importanti.

Le opinioni. Ognuno ha le sue. E' inevitabile. C'è però un atteggiamento che non mi piace e che non approvo, a riguardo. In base a questo atteggiamento, dovremmo ignorare le opinioni contrastanti. Concordare di essere in disaccordo. Accettare che le persone la pensano in modo diverso. Ignorare le nostre differenze e concentrarsi su cosa abbiamo in comune. De gustibus, insomma. A ognuno il suo. Sempre. Non potrei essere meno d'accordo. Non per fare lo stronzo (o magari anche sì), ma c'è opinione e opinione. La vita umana ha tantissime sfere diverse e non possiamo fare questo giochetto del "de gustibus" su tutto. Non dobbiamo . Esempio: mettete che a me non piaccia un film. Lo detesto. Trovo che sia scritto male, recitato da cani e montato in maniera nauseante. Altre persone, però, pensano che sia stupendo. Ogni cosa che vedo io, loro vedono l'opposto. E' grave? Certo che no. Che differenza fa per il mondo? Per la realtà in cui viviamo?